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Letta: “Uniti si vince, è quello che ci chiedono da sempre gli elettori del centrosinistra”

Sintesi dell’intervista di Ernesto Menicucci su Il Messaggero

“Il caro bollette che pesa così tanto sulle famiglie, le imprese, i piccoli esercizi commerciali; le preoccupazioni sul lavoro, con un’agenda sociale avanzata, a partire dal salario minimo e dalla riduzione delle tasse sul lavoro per dare uno stipendio in più a fine anno ai ceti medi e bassi; l’attuazione spedita del Pnrr, sul quale bisogna correre per non perdere le risorse europee. Risorse che significano, ad esempio, più asili nido, scuole più sicure peri ragazzi, più contratti stabili per donne e giovani. Sono le stesse tre priorità di luglio. Tutte urgenze per la vita reale dei cittadini che il governo Draghi stava risolvendo prima che Conte, Salvini e Berlusconi lo facessero cadere per calcoli di parte”, il segretario Letta inizia la sua intervista al Messaggero illustrando le priorità da mettere in campo.

Letta continua: “Nei prossimo fine settimana in 1000 piazze in tutta Italia ne parleremo con i cittadini e ascolteremo i loro bisogni. Poi, nei due successivi fine settimana, scuola e lavoro e povertà. E ancora ambienti e diritti, e la nostra bussola: sostenibilità sociale e ambientale e tutela della persona e della sua autodeterminazione. Tutto intorno cambia e il nostro programma è radicale, coraggioso, nella gestione di questi cambiamenti: sulle trasformazioni del lavoro, sulla giustizia sociale, sullo sviluppo che si trasforma e non può che essere sostenibile”, aggiunge: “Il Pd, tra i grandi partiti, è stato l’unico serio e coerente rispetto a Draghi e al governo: serietà e patriottismo insieme, una formula che chi fa impresa sa benissimo essere cruciale per la guida di un grande Paese avanzato”.

Il segretario fa un passaggio sulla situazione al Nord, in cui si trova in queste ore per la campagna elettorale: “L’affanno di Salvini era conclamato già alle comunali di giugno proprio nelle sue roccaforti. Dobbiamo battere ferro finché è caldo. Non sa quanti cittadini e imprenditori, nei giorni scorsi a Vicenza e Peri a Milano, mi hanno raccontato il loro disorientamento per quanto avvenuto. E in Lombardia, dove si vota il prossimo anno, c’è la grande questione salute pubblica disastri della sanità lombarda sono memoria purtroppo fresca. A maggior ragione lì il Pd ha il dovere di combattere una destra che strizza l’occhio perfino ai no vax”.

E continua parlando di una fetta di elettorato molto importante, i giovani: “Ci sono milioni dì indecisi, specie tra i giovani. Siamo il primo partito tra gli under 35: è molto incoraggiante”.

Il Segretario chiude: “Il Pd è l’ultimo partito italiano, una comunità vera di milioni di donne e uomini che sono onorato di guidare. Uniti abbiamo vinto due elezioni amministrative difficilissime, uniti abbiamo fatto tutte le scelte che ci hanno portato sin qui, collegialmente. E’ quello che ci chiedono da sempre gli elettori del centrosinistra. E quando li ascoltiamo vinciamo”.

Intervista integrale su Il Messaggero